Oltre 120 fermi e una trentina di poliziotti feriti: non si placano in Francia le proteste contro la riforma del lavoro. Un provvedimento che il presidente Hollande però continua a difendere. Servizio di Barbara Gruden
Sul Brennero la Germania appoggia l'Austria. Per ora niente muro ma pronti a chiudere. L'Italia non ha bisogno di aiuto per rispettare le regole e identificare i migranti. Da Berlino Rino Pellino
In Siria, bombe sull'ospedale al Quds, ad Aleppo. Muoiono pazienti dottori infermieri, fra cui l'ultimo pediatra in città. Oltre trenta le vittime, molti sono bambini. Servizio di Romana Fabrizi
Le primarie negli Stati Uniti. Trump fa il pieno di delegati: ora mi definisco il presunto candidato. Hillary vince in 4 stati su 5 e lancia un appello all'unità del partito. Da New York Giovanna Botteri
La crisi politica in Spagna. Impossibile formare una maggioranza, il Paese salvo improbabili colpi di scena da qui al 2 maggio si avvia alle elezioni anticipate. Fallito - dopo quello dell'ex premier Rajoy - anche il tentativo dei socialisti di formare un governo. Decisivo il no di Podemos. Si potrebbe tornare a votare il 26 giugno. Servizio di Romana Fabrizi
Trent'anni fa il disastro nucleare di Chernobyl. A tanto tempo di distanza ancora non si sa con certezza quanti siano stati i morti, novemila per l'organizzazione mondiale della sanità, più di centomila per la Bielorussia. E preoccupa il ritardo nella costruzione del sarcofago che dovrebbe coprire i resti del reattore. Da Mosca il corrispondente Marc Innaro
A cinque mesi dalle stragi terroristiche di Parigi una tv francerse diffonde le immagini dell'attentato kamikaze in un bar: nelle drammatiche sequenze si vede Ibrahim Abdeslam, fratello di Salah catturato nelle scorse settimane, che si fa espoldere tra i clienti del locale. Servizio di Alessandra Bortoloni
La Camera dei Comuni inglese vota contro l'accoglienza di tremila bambini siriani orfani rimasti a Calais e in altri campi europei. La Norvegia: mille euro ai migranti per andare via. Servizio di Nico Piro
Si avvicina l'invio di soldati in Libia dopo che dal vertice di Hannover Stati Uniti, Germania, Italia, Francia e Gran Bretagna hanno ribadito l'impegno a sostenere il governo Serraj che ha chiesto un intervento per difendere i pozzi di petrolio dagli attacchi dell'Isis. Per adesso però è una richiesta informale. L'Italia dovrebbe limitarsi ad addestrare le forze di polizia locali. E c'è ancora incertezza sui tempi e sopratutto sui numeri: Palazzo Chigi smentisce le indiscrezioni che parlano di novecento uomini. Servizio di Romana Fabrizi
Servizio di Nico Piro
Il Vertice di Hannover con il leader europei e Barack Obama che dice: importante è essere uniti, i muri non servono. Ma intanto l'Austria raffforza i controlli al confine con l'Ungheria. Servizio di Rino Pellino
Il nuovo Presidente libico Serraj chiede aiuto all'Onu e all'Europa per difendere i pozzi di petrolio. Renzi: pronti a dare una mano nel quadro di un progetto internazionale. Servizio di Romana Fabrizi