Il tribunale dell'Aquila condanna a 4 anni di reclusione il preside del convitto che crollò la notte del terremoto.
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Il sei aprile 2009, la notte del terremoto dell'Aquila. Crolla mezza città e crolla anche il convitto, un edificio ottocentesco fatiscente. Sotto le macerie muoiono tre ragazzi minorenni. Tre anni di processo e ora la sentenza del tribunale de l'Aquila: condanna a 4 anni di reclusione per il preside, riconosciuto colpevole di omicidio colposo plurimo per non aver mai sottoposto la vecchia struttura a restauri, per non aver mai redatto un piano per la sicurezza, per non aver evacuato l'edificio.
Servizio di Valeria Collevecchio